Una terrazza sull’Oceano

Oggi voglio farvi vedere quello che per me è un angolo di paradiso. Una terrazza che affaccia direttamente sull’Oceano Atlantico dove spiccano idee DIY semplici ma d’effetto, tutte da copiare!

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Siamo a Mohammedia, sulla costa atlantica del Marocco, a pochi km da Casablanca, una città in forte espansione e crescita. La casa appartiene a Paolo e Claudia, una coppia italo-francese che ha scelto di vivere qui anche per questo splendido affaccio.

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La proprietaria di casa è pittrice, ha studiato all’École des beaux-arts di Parigi e ha fatto diverse mostre in giro per il mondo. Ogni dettaglio della casa è curato da lei, che mescola in modo originale pezzi di artigianato con pezzi di antiquariato e qualche dettaglio moderno.

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La terrazza ha subìto nel tempo molte trasformazioni, e oggi si presenta in una veste molto leggera e luminosa, perfetta per la stagione estiva. C’è tutto il necessario per rilassarsi, leggere un libro, bere un aperitivo o il tradizionale tè alla menta.

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Gli elementi fissi sono stati dipinti di bianco, mentre il giallo dei divanetti aggiunge una ventata di freschezza. I materassi sono stati realizzati su misura e rivestiti con un tessuto per esterni. Qualche cuscino con motivi berberi aggiunge un tocco decorativo e caratteristico. Il colore del mare è tra gli sfondi più belli che si possano avere, ma questa è questione di fortuna!

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Il tavolo è stato ottenuto mettendo insieme due pallet e delle rotelle. Un progetto fai da te ideale per caratterizzare uno spazio esterno, semplice da realizzare e da spostare.

Il pezzo forte della terrazza è però il lettino ispirato allo stile Bali. La struttura a baldacchino è stata realizzata a partire da semplici listelli di legno, mentre per chiuderla sono stati utilizzati leggeri tessuti di lino.

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Una spesa contenuta, le idee giuste e una buona manualità hanno permesso di trasformare questa terrazza in un’oasi dove lasciarsi trasportare dal ritmo delle onde rinfrescati dalla brezza marina. Quanto vi piacerebbe trovarvi proprio qui?

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Vi lascio con qualche immagine dell’interno della casa. Da notare l’autentico Tadelakt alle pareti, una soluzione che protegge le pareti dall’umidità, unico difetto di un’abitazione in riva al mare. In tutta la casa sono sparse le coloratissime tele di Claudia, così come le candele prodotte da Diversam Comaral, azienda gestita per lungo tempo dalla famiglia.

– foto Rossella Cristofaro –

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Ethnic, una carta da parati estiva ispirata dai motivi etnici

L’estate è da poco iniziata, il contest lanciato da Carta da parati artistica anche! Qualche settimana fa sono stata coinvolta in questa fantastica iniziativa, un concorso su invito riservato a design blogger. Il risultato è stato per me entusiasmante, e sono stata colpita dal lavoro delle colleghe blogger e del team di Carta da parati artistica.

Cominciamo dall’inizio. Il primo passo è stata la selezione di uno tra i 10 colori top dell’estate 2017 secondo Pantone. La mia scelta è caduta su Hazelnut, Pantone 14 – 1315. Ecco la palette completa, tutte tonalità fresche ed estive, oltre che perfette per una carta da parati.

PANTONE Fashion Color Report Spring 2017

Ma vediamo l’idea che ho voluto proporre per il mio moodboard. Ho voluto seguire una tendenza dell’home decor che ultimamente mi sta coinvolgendo parecchio, parliamo di un mood ispirato ai grafismi etnici, motivi decorativi che troviamo nei tessili e nei manufatti di provenienza esotica.

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Da questa mia idea il team grafico di Carta da parati artistica ha messo a punto la carta da parati “Ethnic”, dove il colore Hazelnut è lo sfondo su cui risaltano i motivi decorativi.

C’è tempo fino al 21 luglio per votare la carta da parati disegnata a partire dal mio moodboard (o quella che vi piace di più), direttamente sui canali social di Carta da parati artistica, ma meglio non perdere tempo!

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Carta da parati Ethnic – Carta da parati artistica

Sukhi: un nuovo punto di riferimento per l’acquisto di tappeti etnici artigianali

Sono felice di presentarvi un nuovo portale dove acquistare tappeti artigianali provenienti da India, Nepal, Turchia e Marocco. Si tratta di Sukhi, una giovane impresa sociale che si sta affermando in fretta. Tutti i tappeti sono fatti a mano con passione, impiegando materie prime di qualità e passano attraverso lunghe lavorazioni, attente e scrupolose. Ogni tappeto viene poi sottoposto a severi controlli prima della spedizione. Oltre a questo i tappeti Sukhi sono estremamente belli e di tendenza!

 

Sukhi collabora con diversi paesi, la collezione include i tappeti di lana e feltro dall’India, i tappeti Beni Ourain dal Marocco, i tappeti di palline di feltro dal Nepal e i tappeti patchwork dalla Turchia. Per iniziare, vi condurrò in un viaggio tra le montagne dell’Atlas dove le artigiane producono i tappeti Beni Ourain per poi spostarci alle creazioni uniche provenienti dalla Turchia.

SUKHI DALLA PARTE DELLE DONNE

Per comprendere lo spirito che guida Sukhi partiamo proprio dal nome. Sukhi è un nome di persona femminile Nepalese, il significato è “felice”. Un nome che è quindi un augurio, per i clienti e per gli artigiani produttori. L’idea di Sukhi non si limita al commercio ma ha evidenti effetti sociali. Le artigiane possono infatti lavorare senza spostarsi da casa e hanno una paga più alta dei loro conterranei, così potranno garantire un futuro migliore ai propri figli, permettendogli di studiare.

I PREGIATI TAPPETI BENI OURAIN DEL MAROCCO

I tappeti berberi Beni Ourain sono i più desiderati dagli appassionati di home decor. Ma da dove provengono? Sono tappeti ricavati dalla lavorazione della lana di pecora, che permette di ottenere delle fibre morbidissime. Nessun colorante è aggiunto, solo i colori naturali della lana delle pecore. La parte più scura con cui sono realizzati i disegni è presa dalla testa. Sono tappeti di lunghissima durata tanto che si possono tramandare per generazioni.

Beni Ourain
Tappeto Patchwork, Turchia

Le grafiche berbere con motivi geometrici e i colori neutri, fanno dei Beni Ourain dei tappeti di facile collocazione. Sono il complemento ideale per case dal sapore minimalista o di ispirazione nordica, molto di tendenza, ma con la loro semplicità stanno bene davvero ovunque, anche in ambienti in stile classico. La manutenzione e la pulizia sono di semplice esecuzione, è sufficiente l’uso di un’aspirapolvere, l’importante è essere costanti e pazienti per non danneggiare il tappeto.

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Tappeto Beni Ourain, Marocco
A TUTTO COLORE CON I TAPPETI PATCHWORK DELLA TURCHIA

Se sei invece alla ricerca di qualcosa di più vivace e colorato, allora non potrai resistere ai tappeti patchwork. Su Sukhi puoi trovarne di diversi tipi, tutti prodotti in Turchia. Sono 4 collezioni, diversificate per tessuto e colore, ottenute cucendo insieme pezzi di diversi tappeti.

Tappeto Patchwork, Turchia - Sukhi
Tappeto Patchwork, Turchia
  • I tappeti sovratinti sono tinti due volte a mano, disponibili in 14 vivaci colorazioni. Ognuno è un pezzo unico che mostra incredibile creatività.
  • I kilim hanno un aspetto rustico, realizzati in parte in cotone, in parte in pelo di capra e proposti in 5 diversi colori
  • Caratterizzati da un motivo a strisce, i tappeti caput si realizzano a partire da kilim a tinta unita. Per questa tipologia ci sono 7 diversi colori
  • Ci sono poi quelli in fibra di canapa naturale al 100%, ecologici e robusti. Tre i colori: viola, panna e verde.
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Tappeto Patchwork Caput, Turchia

I tappeti patchwork portano un pizzico di vivacità in qualsiasi ambiente. Il look vintage dei sovratinti ma anche dei kilim e dei caput si presta bene alla creazione di uno stile bohémienne, mentre quelli in canapa sono ideali per chi è attento alle scelte ecologiche.

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Tappeto Patchwork, Turchia

Cosa aspetti? Corri su Sukhi.it a vedere con i tuoi occhi di cosa ti sto parlando. Ma torna a trovarmi, sul blog presto un nuovo post dedicato ai tappeti provenienti da India e Nepal, con tante bellissime immagini!

 

– In collaborazione con Sukhi –

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