L’intento che Tokujin Yoshioka si è prefisso con questo progetto è l’idea di produrre qualcosa che faccia pensare all’origine della cultura giapponese. KOU-AN Glass-Tea House è un progetto mediante il quale vuole tracciare le origini di questa cultura reinterpretando con il suo linguaggio uno spazio apposito per la cerimonia del tè, un rito di forte valore simbolico e spirituale.

Questo non significa semplicemente modernizzare la casa del tè, semplicemente rendendo più attuale lo stile tradizionale, ma si tratta di indagare le origini della cultura che è propria del Giappone. La cerimonia del tè è un rito che racchiude lo spirito di riconoscimento delle bellezze della natura, di cui si avverte la presenza sensoriale attraverso l’energia che emana.




Dimenticatevi il tatami, i tipici Ikebana e gli scroll sulle pareti. La visione di Tokujin Yoshioka è totalmente epurata da tutti quegli elementi tradizionali che caratterizzano la casa del tè. La struttura è completamente trasparente, come se scomparisse per fondersi con lo spazio naturale circostante. A sua volta la superficie del pavimento ricorda le increspature sulla superficie dell’acqua, creando un altro collegamento con la natura. Un’effetto sorprendente è ottenuto attraverso un prisma di vetro posto sul tetto che crea una luce arcobaleno quando viene colpito dai raggi del sole.


“KOU-AN-Glass Teahouse” è stata presentata nel 2011 durante Glasstress, evento collaterale della 54ª Biennale di Venezia, per poi giungere a Kyoto nella primavera del 2015. É stata collocata in cima a una suggestiva collina dove sorge il Tempio Shoren-in, uno dei cinque templi Monzeki della setta Tendai di Kyoto. Questo luogo straordinario, immerso nel verde è ritenuto uno dei tesori Nazionali in Giappone.
Questo progetto stupisce per l’impegno impiegato a trasformare qualcosa di così tradizionale e così sentito dai Giapponesi, senza snaturarlo. Al contrario questo sforzo ha prodotto qualcosa di magico e incredibilmente affascinante.